Di solito prima di partire per un viaggio, passo del tempo ad informarmi su come sia meglio spostarsi da un posto all’altro, e come organizzare il viaggio in generale. Purtroppo prima del nostro viaggio in Marocco, stavo lavorando troppo, e non ho mai avuto il tempo di fare le mie solite ricerche.
Quindi siamo partiti un po’ alla cieca, decidendo di organizzare le cose una volta sul posto. Una volta arrivati a Marrakech, ed é stato il momento di decidere come organizzare un tour nel deserto, ci siamo rivolti ad un agenzia turistica del posto per mancanza di alternative.
Non finiró mai di ribadire, ‘chi fa da se fa per tre’, mio motto di viaggio, e di vita in generale. Ci siamo incontrati con una ragazza italiana che vive in Marocco da molti anni, e che organizza tour per turisti. Ci siamo fatti convincere dal fatto che i Km sono tanti, le ore alla guida sarebbero state moltissime, una guida che parla la tua lingua aiuta sempre a comprendere un posto piú a fondo, le strade non sono ben segnalate, e che quindi ci saremmo potuti perdere alcune delle cose che volevamo vedere, se organizzando l’escursione in autonomia. Bravi fessi.
Dunque, l’itinerario che abbiamo seguito sarebbe stato pressa poco anche quello che avremmo seguito organizzando il viaggio in autonomia, quindi fin qui tutto bene, il problema sono stati i tempi, e le promesse non mantenute del nostro TO.
Consiglio quindi a tutti di fare questa escursione se vi trovate in questa parte del Marocco, ma vi prego, noleggiate una macchina o se proprio non ve la sentite di guidare cosí tanto, contattate diversi TO in anticipo, chiedete un pó di preventivi, e siate ben specifici su quello che volete!
Noi abbiamo pagato veramente poco, ma abbiamo in pratica sprecato 3 giorni del nostro viaggio, in quanto non abbiamo avuto la possibilitá di passare del tempo nel deserto.
GIORNO 1
Un autista viene a prenderci al nostro riad alle 7.15 e ci accompagna al bus. Dopo circa un ora di smistamento sui vari bus partiamo.
Dopo circa 4 ore di strada, raggiungiamo la splendida Ait-Benaddou. Veniamo raggiunti subito dalla nostra guida, parlante un ottimo inglese, che ci ha accompagnati tra le viuzze per circa 1 ora e mezza spiegandoci la storia della cittá, e rispondendo in modo esaustivo alle nostre domande. Ait-Benaddou é una cittadina fortificata, costruita nel 1600 circa con materiali organici, ed é uno dei 9 dei patrimoni UNESCO del Marocco. A circa 30 Km da Ouarzazate, cittá piú recente, ma che non offre molto da visitare, la cittadella di Ait-Benhaddou é posizionata su una collina, consentendole di dominare la vallata circostante. Questo splendido posto é stato utilizzato spesso come set cinematografico, per il Gladiatore per dirvene uno, e si capisce subito il perché, gli edifici di fango rosso sono veramente bellissimi.
La visita alla cittadella vi richiederá un paio d’ore al massimo, ma se avete piú tempo, ci sono gli studios cinematografici in zona che mi sarebbe piaciuto visitare.
Abbiamo passato poi ancora alcune ore sul bus, attraversato la valle delle rose, e ci siamo sistemati per la notte in un hotel sulla strada. Le camere e la sala da pranzo non erano riscaldate, abbiamo cenato tutti avvolti in coperte e indossando i nostri vestiti piú pesanti. Ma non é facile trovare il riscaldamento in Marocco, soprattutto in hotel di fascia medio-bassa.
GIORNO 2
Partiamo la mattina presto, e ci dirigiamo verso le gole del Todra. Facciamo una piccola sosta per fare una passeggiata a bordo del fiume all’interno delle gole. La sensazione di essere stati inghiottiti dalla montagna é quasi claustrofobica, ma il paesaggio é decisamente suggestivo.
Risaliamo poi sul bus per dirigerci verso un villaggio berbero. Appena parcheggiamo il bus, veniamo avvicinati da una guida che si offre di accompagnarci nella visita del villaggio. Incoraggiati dal nostro autista lo seguiamo in gruppo. L’abbiamo seguito per piú di un ora tra i campi coltivati, dove non c’era assolutamente niente da vedere, in cui non ha detto una parola perché parlava solo berbero. Finché ci ha portati al villaggio, e indovinate dove siamo andati dritti dritti? In un negozio che vendeva tappeti. Una delle delusioni dei tour organizzati, ti fanno girare come delle trottole per cercare di spillarti qualche Euro.
Una volta risaliti sul bus, ci dirigiamo verso il ristorante per il pranzo. A pochi km dalla nostra meta peró, l’autista decide bene di non dare la precedenza ad un camion in una strada chiaramente troppa strette per due mezzi, cosí il camion passa, e si porta via il nostro paraurti.. Quindi ci fermiamo, e mentre l’autista chiama la polizia per segnalare l’incidente, diventiamo l’attrazione del villaggio per la giornata. Veniamo accerchiati da bambini che guardano affascinati i nostri tatuaggi e straniti i nostri occhi e capelli chiari. Questa non é una zona molto battuta dai turisti. Visto che la polizia ancora non si vedeva, l’autista ha chiamato un suo collega che ci ha portati al ristorante, in cui abbiamo pranzato. Inutile dire che la nostra pausa pranzo, preventivata di 45 minuti, é diventata una pausa di piú di 2 ore.
Quando raggiungiamo il campo appena fuori dal deserto, é ormai quasi il tramonto. Come se non bastasse, dobbiamo aspettare mezzora prima di partire in direzione del nostro campo tendato, in quanto non c’erano abbastanza cammelli per tutti noi. Morale della favola, arriviamo all’accampamento, quando era ormai buio. Ceniamo in una tenda tutti insieme, ammiriamo le stelle, che per via della luna quasi piena non si sono mostrate al meglio della loro forma, e dormiamo nelle tenda. Ovviamente nessuno ha dormito.. Le tende erano da 7 persone, i materassini sul pavimento erano spessi 2 cm, e l’unica coperta che ci é stata data non era sufficiente a scaldarci, visti i 5 gradi della notte.
GIORNO 3
Veniamo svegliati prima dell’alba, e partiamo in sella ai nostri cammelli in direzione dell’hotel in cui avremmo fatto colazione e incontrato il nostro autista. Ammiriamo cosí l’alba in sella al nostro cammello. Ma lasciatevelo dire, il mio sedere era ancora dolorante per la mezzora passata sul cammello il giorno prima, quindi invece di ammirare l’alba, e fare fotografie alle dune che si coloravano di rosso, ho fatto di tutto per trovare una posizione il meno dolorosa possibile. Insomma, avrei preferito essere seduta su una duna con un te caldo in mano, e la macchina fotografica a portata di mano, invece che in sella ad un animale, mentre il sole sorgeva.
Facciamo colazione, ci laviamo i denti e usiamo il bagno. Il tour prevedeva il rientro a Marrakech, ma i nostri piani erano diversi. Per fortuna 2 ragazze del nostro stesso tour seguivano il nostro stesso itinerario, quindi abbiamo deciso di dividere un taxi con loro. Ma la solita professionalitá dei marocchini, ci frega ancora.
Aiutati dal nostro autista, troviamo un taxista disposto a portarci a Fes, e concordiamo di pagare 1200 Dhiram per avere il taxi tutto per noi. Ma i taxi possono ospitare fino a 6 persone, quindi per due ore abbiamo girato in tondo cercando altri turisti che percorressero la stessa tratta. Morale della favola, il nostro taxi non era piú privato, ma condiviso, quindi meno spazioso, abbiamo perso 2 ore, e il taxista si é preso 600 Dhiram in piú del previsto. Quando ci siamo lamentati di essere stati presi in giro, siamo stati minacciati di venire lasciati a piedi in mezzo al niente..
Insomma, il mio consiglio é questo, fate questo tour, ma in autonomia, o avvalendovi di veri Tour Operator. Accertatevi che tutte le guide parlino almeno inglese, e che il tempo previsto nel deserto sia reale. Essendo il deserto il motivo per cui si fanno questi 3 giorni di guida, che almeno ne valga la pena insomma. Noi vi abbiamo passato solo la notte, non abbiamo passato nemmeno 5 minuti sulla sabbia con il sole. Scordatevi belle fotografie sulle dune del deserto al tramonto insomma.
E vi posso garantire che le strade sono sempre asfaltate ed agibili, ci sono moltissime strutture prenotabili su Booking.com che offrono la cammellata nel deserto, e campi tendati con almeno un bagno in comune. Sono presenti anche strutture superlussuose che vantano bagno in camera e wi-fii, ma per ragioni logistiche, questi si trovano appena fuori dal deserto.
E soprattutto, portate un abbigliamento adeguato. Io non mi aspettavo di trovare cosí freddo e sono partita impreparata, ma anche quelli che avevano piumini e pantaloni termici, hanno sofferto il freddo durante la notte. Quindi se non viaggiate in estate piena, vi consiglio di portare leggins e magliette termiche per la notte.